Secondo i dati del Patent Index 2024, pubblicato dall’Ufficio Europeo Brevetti (EPO), le domande di brevetto presentate da aziende e inventori italiani sono state 4.853 (pari al 2,4% del totale delle domande a livello europeo), con una diminuzione del 4,5% rispetto al 2023. Questo calo è più pronunciato rispetto alla variazione globale dei brevetti EPO, che ha registrato una leggera flessione dello 0,1% (con un totale di 199.264 domande).
Il calo va interpretato in relazione al picco storico raggiunto nel 2023, quando le domande italiane erano state 5.082, segnando una crescita del 4,4% rispetto al 2022. Pertanto, nel 2024, l’Italia torna su livelli simili a quelli del 2022 (quando furono presentate 4.687 domande).
Un dato interessante riguarda la partecipazione femminile: solo il 21% delle domande italiane include almeno una donna tra gli inventori, sotto la media europea del 25%. Tra i paesi con la maggiore presenza femminile nei brevetti, spiccano la Spagna con il 42%, il Belgio con il 32% e la Francia con il 31%.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica in Italia, le regioni più attive sono Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, che insieme rappresentano oltre il 60% delle domande italiane. La Lombardia rimane la regione con il maggior numero di brevetti presentati (1.468, pari al 30,2% del totale nazionale), nonostante un calo del 9,7% rispetto al 2023. Seguono l’Emilia-Romagna con 922 domande (19% del totale), che ha visto una riduzione più contenuta del 3,8%, e il Veneto con 651 domande (13,4%), in calo del 4,3%. Al di sotto del Veneto si trovano il Piemonte (510 domande, 10,5%) e la Toscana (316 domande, 6,5%), che supera il Lazio (263 domande, 5,4%).
In termini di brevetti per abitante, l’Emilia-Romagna si conferma la regione con il maggior numero di brevetti pro-capite in Italia, con 207 domande per milione di abitanti, seguita dalla Lombardia (146) e dal Veneto (134). A livello europeo, l’Emilia-Romagna si colloca tra le prime diciassette regioni per numero assoluto di brevetti e al secondo posto in Italia.
Infine, i settori che trainano l’innovazione variano a seconda della regione: in Lombardia dominano i settori dei Trasporti, dei Polimeri e delle Macchine speciali; in Emilia-Romagna si distinguono l’Handling, i Trasporti e l’Energia; infine, in Veneto si registrano principalmente innovazioni nelle Macchine speciali, nei Beni di consumo e nell’Ingegneria civile.
(Fonte: First)