Parlamento europeo

Parlamento UE diviso sull’inclusione del dual use nel prossimo Programma Quadro per la Ricerca e Innovazione

A differenza di quanto previsto nell’attuale Horizon Europe, la Commissione europea ha confermato che il prossimo programma quadro FP10 includerà progetti a duplice uso (dual use), cioè con applicazioni sia civili che militari. La novità ha suscitato un acceso dibattito in Parlamento.

Secondo l’eurodeputata Eszter Lakos (PPE), il dual use è oggi un “imperativo strategico” e va supportato con investimenti significativi. Altri, come René Repasi (S&D), mettono in guardia dai rischi per l’autonomia accademica, l’apertura scientifica e la semplificazione amministrativa.

La Commissione intende finanziare questi progetti anche tramite il nuovo European Competitiveness Fund, che prevede 131 miliardi di euro per difesa, sicurezza e spazio.

Nonostante le divergenze politiche, molti riconoscono che il contesto geopolitico e l’innovazione tecnologica rendono il dual use un tema chiave per la competitività e la sicurezza dell’UE. Il confronto tra Stati membri e Parlamento continuerà nei prossimi mesi, in vista della definizione del budget 2028–2034.

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