La delegazione della Ruaha Catholic University di Iringa (Tanzania) in visita all’Università degli Studi di Brescia

Il rettore Maurizio Tira, accompagnato dal prof. Alberto Arenghi, delegato per le disabilità, e dal prof. Francesco Castelli che cura la cooperazione e lo sviluppo per l’ateneo, ha accolto nel salone Apollo del Rettorato, Martin Nole, assistente del rettore della Ruaha Catholic University di Iringa in Tanzania che ha stretto un accordo, grazie anche al finanziamento di Fondazione Museke onlus e Fondazione Tovini, per una collaborazione scientifica di progettazione di un centro per l’accessibilità della disabilità nel Paese africano. Con la delegazione anche un gruppo di studenti cambogiani del St. Paul Institute di Takeo, con i quali è in atto da tempo un progetto che studia la fragilità sociale, «progetto che è nato – ha puntualizzato il rettore Tira – con lo scopo di favorire lo sviluppo nel settore educativo attraverso un intreccio di capacità, risorse e competenze, oltre a promuovere una forma di cooperazione internazionale tra i paesi del Sud e i paesi del Nord nella prospettiva di una effettiva democrazia internazionale. Per il nostro ateneo l’incontro con le delegazioni straniere è l’occasione di raccontare il territorio in cui abbiamo relazioni ben salde e legami con la solidarietà diffusa della società bresciana soprattutto verso l’Africa». «Facilitare l’accesso agli studenti con disabilità – ha spiegato il prof. Arenghi – è un dovere che vede la nostra università in prima linea». Il progetto prevede una fase dedicata ai rilievi al campus di Iringa; il trasferimento delle buone pratiche; infine, lo scambio reciproco sia di docenti che di studenti, per dare esecutività ai differenti interventi. «I progetti di internazionalizzazione e mobilità sono basilari – ha aggiunto il prof. Castelli per contribuire alla formazione delle nuove generazioni, basata anche sullo scambio culturale e sulla cooperazione oltre che sulla formazione specifica».

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