“No alle false informazioni sul clima”, lettera aperta alle Cariche Istituzionali firmata da 250 scienziati

Oltre 250 tra scienziati, professori, intellettuali hanno sottoscritto la lettera “No alle false informazioni sul clima: il riscaldamento globale è di origine antropica” promossa dal Prof. Roberto Buizza, fisico all’Istituto di Scienza della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e indirizzata  al Presidente della Repubblica, al Presidente del Senato, al Presidente della Camera dei Deputati e al Presidente del Consiglio dei Ministri, per dire basta alle fake news sul tema ambientale e ribadire l’assoluta necessità che si cambi rotta.

Tra i firmatari, per l’Università degli Studi di Brescia, anche il Prof. Roberto Ranzi, Professore ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime e Idrologia, e la Prof.ssa Giovanna Grossi, Professore Associato di costruzioni idrauliche,

L’iniziativa è una risposta a una “Petizione sul riscaldamento globale antropico”, pubblicata online il 17 giugno, che mette in discussione il legame fra il riscaldamento globale e le emissioni di gas serra di origine antropica. Messo in discussione, dicono i promotori della lettera aperta, «con argomentazioni superficiali ed erronee» e da persone che non sono esperte di clima.

La petizione contestata dice che «l’origine antropica del riscaldamento globale è una congettura non dimostrata». Esiste, dicono i firmatari, una variabilità climatica naturale che «spiega una parte consistente del riscaldamento globale osservato dal 1850. La responsabilità antropica del cambiamento climatico osservato nell’ultimo secolo è quindi ingiustificatamente esagerata e le previsioni catastrofiche non sono realistiche».

Di avviso contrario i firmatari della lettera aperta del Prof. Buizza. Gli scienziati ribadiscono che dati, provenienti da molte fonti, «dicono che il sistema Terra è oggi sottoposto a variazioni climatiche molto marcate che stanno avvenendo su scale di tempo estremamente brevi». Proseguono sottolineando che le concentrazioni di gas serra, quali anidride carbonica e metano, sono in continuo aumento a causa del forte uso dei combustibili fossili e di pratiche come gli allevamenti intensivi.

Gli scienziati confutano poi quanto detto nella petizione online, sottolineando che «l’esistenza di una variabilità climatica di origine naturale non può essere addotta come argomento per negare o sminuire l’esistenza di un riscaldamento globale dovuto alle emissioni di gas serra; la variabilità naturale si sovrappone a quella di origine antropica, e la comunità scientifica possiede gli strumenti per analizzare entrambe le componenti e studiare le loro interazioni».

Tutti gli scenari confermano dunque che, continuando in questo modo e senza ridurre le emissioni di gas serra, gli effetti del cambiamento climatico metteranno a rischio lo sviluppo della società e il futuro delle prossime generazioni.

E per questo, concludono gli esperti nella lettera, devono essere intraprese «misure efficaci e urgenti per limitare le emissioni di gas serra e mantenere il riscaldamento globale ed i cambiamenti climatici ad esso associati al di sotto del livello di pericolo indicato dall’accordo di Parigi del 2015 (mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli pre-industriali, e perseguire sforzi volti a limitare l’aumento di temperatura a 1,5 °C)».

La lettera si chiude ribadendo che il problema dei cambiamenti climatici è importante e urgente da affrontare per l’Italia e per tutto il mondo. «Politiche tese alla mitigazione e all’adattamento a questi cambiamenti climatici dovrebbero essere una priorità importante del dibattito politico nazionale per assicurare un futuro migliore alle prossime generazioni».

 

Il Rettore Tira al centro con le altre istituzioni aderenti all'iniziativaE’ in questa cornice che si inserisce anche l’iniziativa “CFC Climbing For Climate“, una salita sul Ghiacciaio dell’Adamello avvenuta il 19 e 20 luglio u.s. per firmare una dichiarazione, la “Carta Adamello”, che impegna le Università, il Club Alpino Italiano, il Comitato Glaciologico Italiano e le altre istituzioni aderenti all’iniziativa a combattere il riscaldamento globale formando studenti, promuovendo ricerche finalizzate allo sviluppo sostenibile del nostro pianeta e sensibilizzando i cittadini.

All’iniziativa hanno partecipato il Prof. Roberto Ranzi e il Rettore del nostro Ateneo, Prof. Maurizio Tira.

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