La Prof.ssa Michela Tiboni sul Covid-19: una mappatura dei contagi con dati trasparenti è ciò che serve per contenere il contagio

La Prof.ssa Michela Tiboni, ordinaria di Tecnica e  pianificazione urbanistica del Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica ed assessore all’urbanistica del Comune di Brescia, intervistata dal Giornale di Brescia afferma che c’è un Paese, la Corea del Sud, che è riuscito a individuare per tempo i focolai epidemici, senza dover “chiudere tutto”.

Il modello Corea del Sud si basa su tecnologia e trasparenza: fin dall’inizio sono stai tracciati gli spostamenti delle persone infette, con GPS, filati, smartphone e tamponi diffusi hanno permesso di ricostruire i percorsi dei pazienti. Un modello replicabile anche in Italia, sostiene la prof.ssa Tiboni: “La mappatura dei contagi attraverso un sistema GIS (Sistema Geografico Informativo) che permette di geolocalizzare i dati può essere, a mio avviso, estremamente utile nel processo gestionale dell’emergenza e nelle fasi decisionali”. 

Dovrebbero essere messi a disposizione dalla Protezione Civile tutti i dati in formato aperto. Individuare il contagio in modo più preciso “permetterebbe di attivare i controlli, isolando i cassi riscontrati“.Tutto quest dovrebbe essere fatto in accordo con la Protezione Civile, i medici e i gestori dei diversi servizi.

Senza una verifica del propagarsi del contagio e un monitoraggio delle misure messe in campo – afferma la docente- in assenza di un quadro reale dei contagi, si continuerà con questa gestione improvvisata dell’emergenza Covid-19

FONTE (Giornale di Brescia, 30 marzo 2020)

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