L’Università degli Studi di Brescia è coinvolta, con il DICATAM e la responsabilità scientifica del Prof. Angelo L.C. Ciribini, nel progetto CHEK – Change Toolkit for digital building permits che è stato recentemente finanziato nell’ambito del programma Horizon Europe.
CHEK durerà tre anni a partire dall’ottobre 2022 ed è stato finanziato per cinque milioni di euro; di questi, circa trecentonovanta mila euro saranno destinati all’Università degli Studi di Brescia.
Il progetto vede coinvolti diciannove partner in tutta Europa, i quali saranno impegnati nello sviluppo di un toolkit metodologico e strumentale per l’effettiva innovazione in ottica digitale nella procedura di rilascio del permesso di costruire e delle verifiche di conformità del progetto alle normative vigenti ai fini della validazione. Tali procedure rappresentano processi complessi, sviluppati tradizionalmente in modo manuale e sulla base di documenti cartacei con il rischio di essere caratterizzati da un basso livello di accuratezza, efficienza e, al contempo, trasparenza, con conseguenze anche in termini di ritardi o errori in fase di pianificazione, progettazione e costruzione di un’opera.
Oggetto di CHEK saranno sia le nuove costruzioni che il recupero del patrimonio edilizio esistente. In tale contesto verranno applicate le competenze multidisciplinari e multisettoriali del consorzio che CHEK ha messo in campo coinvolgendo stakeholder dal mondo accademico, ma anche professionale, pubbliche amministrazioni, sviluppatori software, oltre che istituzioni governative e organizzazioni internazionali di standardizzazione. In questo modo CHEK si pone l’obiettivo di affrontare le barriere che impediscono alle pubbliche amministrazioni di adottare processi digitali per il rilascio delle concessioni edilizie e per la verifica dei progetti sviluppando ed integrando soluzioni metodologiche e strumentali scalabili che tengano conto dei contesti normativi e delle necessità di standardizzazione ed interoperabilità dei dati in ottica GeoBIM, oltre che delle necessità di formazione degli stakeholder coinvolti nel progetto.
La rivisitazione del processo che verrà proposta da CHEK, insieme alla corretta integrazione dell’innovazione tecnologica, permetterà al consorzio di raggiungere, alla fine dei tre anni di attività di ricerca, un TRL – Technology readness level pari a 7, il quale corrisponde alla dimostrazione di un prototipo in ambiente operativo reale.
In particolare, il DICATAM parteciperà con il gruppo di ricerca che si occupa di innovazione digitale per la produzione edilizia il quale avrà il compito, in qualità di WP leader, di coordinare le attività inerenti alla definizione e standardizzazione dei requisiti informativi sulla base dei quali si imbastirà lo sviluppo tecnologico e metodologico di CHEK. Inoltre, fanno parte dell’Adivisory boardmdel progetto anche l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia e il Comune di Iseo. Il coinvolgimento, tra gli altri, di questi stakeholder e potenziali utenti finali permetterà di considerare efficacemente il punto di vista dei professionisti e delle pubbliche amministrazioni del territorio bresciano e di garantire la scalabilità delle soluzioni metodologiche e strumentali proposte. Infine, sono diversi i partner del progetto che sono già membri dello EUnet4DBP – European network for digital buidling permit, di cui l’Università degli Studi di Brescia è tra i co-fondatori.